Che un data center possa dal canto suo diventare una commodity è una visione davvero non troppo utopica e futuristica, di cui ci si può davvero convincere facilmente, analizzando alcuni cambiamenti che possono riguardare l’evoluzione delle tecnologie e dei metodi costruttivi relativi ai data center più moderni.
Infatti, che i data center possano cambiare è una verità sotto gli occhi di tutti: ci sono nuovi metodi di raffreddamento e si è fatta avanti l’opportunità di poter utilizzare l’ energia rinnovabile derivante dal sole, dal vento e della geotermia.
Dal punto di vista del software, le piattaforme di gestione si stanno consolidando, la tecnologia server e del cloud computing cambiano il modo di poter utilizzare e rendere disponibili le risorse.
Le nuove tecniche di costruzione modulare e le opportunità dei colossi IT di potersi staccare dai produttori tradizionali e costruire da sé il proprio hardware dimostra come i data center stiano diventando sempre più un bene fungibile e mercificato e di esempi in questo senso non ne mancano, come nel caso di Google.
Infatti, di recente, Mountain View ha deciso di presentare una motherboard sviluppata usando la tecnologia server POWER8 di IBM, quasi a poter dimostrare l’opportunità di trovare delle valide alternative ai tradizionali chip prodotti da Intel.
Attualmento questo cambiamento riguarda solo le grandi (o addirittura le grandissime) enterprise, ma bisogna chiedersi se il concetto di data center come commodity potrà essere adottato presto dalle PMI e dai grandi fornitori IT.